Visitare Novi Ligure storia e origini
Il nome della città di Novi Ligure, deriva dal suo antico nome latino Curtis Nova . Nel 970 Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero donò la città al monastero di San Salvatore di Pavia, divenendo un castello verso la fine del primo millennio.
La città finì sotto la mano dei Visconti nel 1353 grazie alla conquistata ottenuta da Giovanni Visconti, che nel frattempo aveva anche assunto la signoria di Genova. Passata sotto il dominio francese dopo la disfatta di Ludovico il Moro, restò sotto il dominio feudale dei Fregoso, fino all’avvento a Genova di Andrea Doria.
Da quel momento, Novi Ligure passò sotto il dominio diretto di Genova diventando subito la città più importante del cosiddetto Oltregiogo e vi rimase fino al 1805. Nel 1815 fu annessa al regno di Sardegna. Capoluogo di provincia dal 1818, assunse il nome di “Novi Ligure” per sottolineare un’importante periodo storico della città.
Novi Ligure escursioni, cosa vedere
La città è dominata dai resti del Castello medioevale della cui esistenza si hanno notizie sin dal 1135 e la cui Torre risale probabilmente al secolo XIII. La torre è alta ben 30 metri ed è visitabile mentre durante il periodo estivo è possibile visitare anche i sotterranei.
Il centro storico della città è caratterizzato dalla presenza di numerosi palazzi nobiliari, molti dei quali con la facciata dipinta. Palazzo Durazzo conserva sul lato del cortile notevoli tracce della decorazione originaria seicentesca. Da ricordare il Palazzo Negroni, con decorazioni del XVIII secolo, che conserva ancora due meridiane, una della quali basata sul calendario rivoluzionario francese.
La Pieve di S. Maria, costruita nel 1300, è l’edificio religioso più antico di Novi. Nell’oratorio di S. Maria Maddalena si conserva un imponente Calvario, costituito da ventuno statue lignee e da due cavalli a grandezza naturale, ed un Compianto sul Cristo composto da otto figure in terracotta. Novi conserva ancora un tratto delle mura cittadine, erette nel 1447 e demolite nel XIX secolo.
Novi Ligure musei ed esposizioni
Nel 2003 è stato inaugurato il Museo dei campionissimi dedicato ai due grandi ciclisti di origine novese, Costante Girardengo e Fausto Coppi. Si tratta di una vasta esposizione di 3.000 mq dedicata alla storia della bicicletta, del ciclismo agonistico e alle figure dei due campioni.
La struttura ospita anche importanti manifestazini fieristiche periodiche (in particolare Dolci terre di Novi, rassegna annuale enogastronomica e di promozione dei prodotti locali nel mese di dicembre e Mastro Artigiano, esposizione dell’artigianato di eccellenza piemontese, in primavera) e mostre temporanee.
Novità sono le gite di cicloescursionismo organizzate alla sezione novese del CAI (Club Alpino Italiano) in collaborazione con il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Si tratta di tre percorsi che si snodano lungo i sentieri naturali delle più belle valli del Basso Piemonte e permettono di ammirare scorci e panorami mozzafiato.
Novi Ligure gastronomia e prodotti tipici
Il piatto tipico del comune sono i Corzetti di Novi. Si tratta di un tipo di pasta da assaggiare col pesto e con il sugo ai funghi e salsiccia. Non meno importanti sono la farinata, preparata con farina di ceci e olio, e la focaccia novese, che per la sua qualità ha richiesto il riconoscimento di tipicità (IGP).
Altri prodotti agroalimentari tipici sono le formaggette, di latte caprino, i salumi come i cacciatori, in particolare il “testa in cassetta” e le uova al tartufo. Sotto il profilo dolciario è impossibile non ricordare il cioccolato.
Come arrivare a Novi Ligure
Novi Ligure è servita ottimamente sia dalla rete autostradale, che ferroviaria. Il casello si trova sul raccordo tra la A26 Torino-Santhià e la A7 Milano-Genova. Si può raggiungere Novi anche dai caselli di Tortona o Serravalle, sulla A7. In treno si possono utilizzare le linee Torino-Genova e Milano-Genova (coincidenze a Tortona e Arquata Scrivia).