Visitare Ovada storia e origini
Le prime notizie di Ovada (il cui nome significa “terra di tramontana, ombrosa”) risalgono al decimo secolo. La prima dinastia feudale ovadese fu quella Aleramica da cui discesero i Malaspina.
Poi le famiglie genovesi degli Adorno e degli Spinola, il cui palazzo residenziale fu l’edificio che oggi appartiene ai Padri Scolopi. Ovada fu dapprima governata dai Marchesi del Monferrato e successivamente dai Marchesi del Bosco. Infine passò sotto il controllo dei Genova alla quale rimase fino al secondo decennio dell’Ottocento.
Altre famiglie illustri che ebbero a che fare con la città di Ovada sono: quella di Bartolomeo Manieri, al quale si deve la presenza dei Padri Cappuccini; i Siri tra cui Carlos Alberto Siri, ambasciatore dell’ONU e grande e famoso letterato.
Vi sono poi altre famiglie non meno importanti ma di cui abbiamo poche notizie come gli Oberti, i Vignolo, i Nervi, gli Oddone, i Ruffini ed i Bottaro. Nel 1642 passò ai Cattaneo che, alla fine del secolo costruirono il Castello di Ovada, vanto di bellezza ed orgoglio della zona del Monferrato.
Da visitare la Parrocchiale dell’Assunta, la Parrocchiale Antica (detta anche Loggia di San Sebastiano) e Piazza San Domenico.
Ovada escursioni, cosa vedere
Tra i luoghi di particolare interesse possiamo trovare la Chiesa Parrocchiale dell’Assunta, edificata tra il 1772 ed il 1800, che si trova nell’omonima piazza; il suo aspetto è maestoso e ha una facciata piuttosto alta che termina con due campanili.
L’Assunta è una statua di marmo scolpita da Carlo Cacciatore, e nella chiesa troviamo anche una grande tela dipinta da Luca Giordano, che è denominata Santa Teresa. Un’altra chiesa è la Parrocchiale Antica, detta anche Loggia di San Sebastiano, che è stata sconsacrata da tempo ed oggi è utilizzata come sede di mostre, convegni e congressi. Si trovano tracce romaniche sia nella parte absidale sia nel campanile.
Sul pilastro del presbiterio si può notare un’epigrafe che ricorda la tremenda peste del 1348. Di grande bellezza è Piazza San Domenico che si trova vicino all’Oratorio dell’Annunziata. Nella piazza si trova la Chiesa di Santa Rita delle Grazie che venne costruita accanto al Convento Domenicano tra l’anno 1481 e l’anno 1528, durante un periodo di dominazione milanese e per volere della famiglia Trotti.
Una delle escursioni più belle è quella a Belforte Monferrato che si trova sulla strada che porta al Passo del Turchino. Questo posto incantevole è alto 297 metri e ha circa 450 abitanti. Si trova tra colline, vigneti e boschi e deve la sua origine ai Benedettini di San Colombiano di Bobbio.
Ovada gastronomia e prodotti tipici
Ovada confeziona piatti da veri buongustai accompagnati da vini famosi e pregiati come il Dolcetto di Ovada ed il Cortese di Gavi, che hanno conquistato tutto il mondo.
I piatti dell’Alto Monferrato, che comprende Ovada, sono particolarmente basati su carni piemontesi (bolliti, brasati, arrosti) e sulla selvaggina di cui è piena la valle. Possiamo trovare salse preparate con i prodotti locali tipo funghi e tartufi, bagna caoda, formaggi, risotti, agnolotti e ravioli.
Ovada come arrivare
Ovada (m. 186 s.l.m.), ha circa 12.000 abitanti e dista 34 chilometri da Alessandria: la si raggiunge facilmente con l’autostrada A26 Genova Voltri / Gravellona Toce. Ovada è un centro agricolo artigianale e commerciale grazie soprattutto alla sua condizione di nodo stradale e ferroviario.
Gli aeroporti più comodi per raggiungere Ovada sono l’Aeroporto Internazionale di Genova, l’Aeroporto Internazionale di Torino Caselle e gli Aeroporti Internazionali di Milano Malpensa e Milano Linate. Tuti gli aeroporti offrono servizio navetta per raggiungere le principali stazioni delle medesime città da cui poter prendere il treno che porta ad Ovada. Quali tutti i collegamenti ferroviari non necessitano di cambi.